ASILO NIDO: il nostro progetto

 

L'asilo nido La casetta di Marzapane  è un luogo in cui bambini e bambine sono percepiti come soggetti attivi, interessati alle relazioni con gli altri e al mondo circostante, desiderosi di comunicare e di conoscere e costantemente mossi dalla curiosità e dal desiderio di esplorare.
I bambini fino ai tre anni vivono un periodo di forti emozioni, una progressiva  consapevolezza della propria identità, un' appassionante ricerca
dell'autonomia, la scoperta dei tempi e delle regole esplicite e implicite della comunità nella quale vivono.
Il bambino è considerato come una persona  e in quanto tale, vengono rispettati i suoi gusti, i suoi ritmi e le sue preferenze.
Nel nostro asilo ci ispiriamo al pensiero di Maria Montessori che ci guida nell' educare i bambini a fare da soli, proprio perchè  una delle acquisizioni più importanti per il bambino nei primi anni di vita è la conquista dell'autonomia.
L' imparare a "fare da soli" avviene grazie ad una solida operazione di sostegno, o scaffolding (Piaget) e cura da parte di un adulto competente; non è certamente un passaggio semplice né immediato, ma riponiamo  la massima fiducia nell'interesse spontaneo del bambino, nel suo impulso naturale ad agire e conoscere il mondo circostante  che lo porterà ad apprendere.
E' indubbio che per un adulto sia più semplice e spesso anche più rapido, aiutare in maniera diretta i bambini nelle varie operazioni e attività che la vita quotidiana prevede, ma al contrario, saper rispettare i loro tempi, ponendo i bambini in condizione di ricevere l'aiuto minimo necessario per diventare autonomi e attivi in tutto ciò che li riguarda, richiede la capacità di aspettare, osservare e di non intervenire sempre e comunque in qualità di "più esperti".

E' evidente che nel corso dei tre anni esistono delle grosse differenze rispetto all' organizzazione della giornata e alle operazioni che i
bambini sono in grado di compiere in maniera sempre più autonoma; tuttavia è necessario partire dal presupposto che anche i "piccoli" possono iniziare da subito a partecipare in maniera attiva alla vita in comune.

Un altro aspetto importante di questo tipo di scelta educativa risiede nella piena consapevolezza dell'importanza dell'errore: il nido ha un ruolo fondamentale nel processo di sviluppo anche nella misura in cui è in grado di lasciare spazio alla possibilità di sbagliare. Ciascun bambino deve essere libero di commettere errori, senza che ci sia immediatamente un adulto che gli indichi la via giusta da seguire. Laddove è possibile, e sempre all'interno di un contesto che vede l'educatore come un elemento di sostegno, i bambini devono essere messi in condizione di poter
sbagliare.

Questo non significa lasciare il bambino a se stesso o non intervenire in alcun modo nel corso delle principali attività della vita quotidiana
nel nido: si tratta, piuttosto, di pensare e calibrare l'intervento ed evitando il più possibile di "fare le cose al posto dei bambini". In quest'ottica assume grande rilevanza l' aiuto e sostegno nei confronti degli altri bambini, anche più piccoli.

Il bambino in questo modo impara a prendersi cura di sé,  a soddisfare i propri bisogni e le regole sociali nelle attività di tutti i giorni come: lavarsi le mani, vestirsi, andare in bagno, lavarsi i denti, soffiarsi il naso, chiedere da bere, riordinare l'ambiente, apparecchiare e mangiare da soli,etc..

Sono tutte azioni che servono  a prendersi cura del proprio corpo e dell'ambiente circostante.

I bambini nel nostro nido sono oggi divisi in quattro gruppi, ognuno con una educatrice.
L' articolazione degli spazi e dei tempi della giornata è pensata e organizzata in funzione dei bisogni evolutivi dei diversi gruppi.
La giornata al nido è scandita da momenti cosiddetti di routines e da momenti di gioco, libero e da attività strutturate e non.
Le routines  sono quei momenti che scandiscono in maniera regolare la giornata del bambino:

il saluto del mattino, le merende, il pranzo, il cambio, il sonno, ed il ricongiungimento con il genitore.

Sono vere e proprie occasioni di apprendimento e tempi di crescita; non solo scandiscono il ritmo della giornata infantile, ma consentono l'acquisizione di abitudini regolari e ordinate assicurando a ciascun bambino condizioni di benessere di base, facilitando in lui l'acquisizione del senso del tempo e della continuità dell'esperienza che stanno vivendo.

In particolare le routines rappresentano esperienze significative per la costruzione della sicurezza affettiva e della relazione con l' adulto e gli altri bambini, per lo sviluppo dell'autonomia, della capacità di attenzione/concentrazione e del linguaggio.

Le attività strutturate si riferiscono alla sfera dello sviluppo cognitivo:sono tutte quelle attività pensate e progettate con un determinato scopo e
obiettivo.

Le attività non strutturate invece coinvolgono la creatività, l'imitazione, l'espressione emotiva e interessano la sfera dello sviluppo affettivo e
motorio. Tra queste verranno svolte attività che riguardano:

- l' atelier in cui si sperimenta il segno, la pittura, le attività plastiche e manipolative in libertà

- i travestimenti e il gioco simbolico

- le costruzioni attraverso cui il bambino costruisce con le sue mani e attribuisce significato reale a ciò che il mondo verbale e quindi simbolico, nomina come alto/basso,piccolo/grande, sopra/sotto, dentro/fuori.

- l'attività motoria permette ai bambini di sperimentare le potenzialità del  proprio corpo.

Il gioco libero è la massima manifestazione dell'infanzia ed è un'attività spontanea. Attraverso il gioco il bambino manifesta le proprie inclinazioni, i propri stati d'animo e le proprie conquiste: linguistiche, motorie e intellettive.


Giocare per il bambino è il modo più naturale di conoscere, di interagire, di apprendere e di vivere i rapporti con i pari.